Al Capone - Parte 1

Al Capone 22 feb 2018
ritratto al capone
Immagine di Wikipedia Commons

È da poco passato carnevale, ricordo la sfilata a cui ho partecipato con mio figlio, che corre e gioca coi suoi piccoli amici per le strade del paese in festa, invaso da carri e maschere di ogni genere, i vestiti erano tutti bellissimi e lo era l’atmosfera che può generare una manifestazione  come questa, ricca di bambini festanti che indossavano i costumi più disparati, dai supereroi del momento (vedi il figlio di cui sopra) ai grandi classici, pirati, principi, principesse e…gangster!

Ora, ho provato a chiedere a questo bimbo vestito da gangster chi lui fosse, timidamente ha rivolto gli occhi verso il papà, che lo teneva per mano e lo accompagnava per le vie gremite di gente, ed il papà rivolgendosi al figlio gli ha chiesto? “ Allora? Glielo diciamo Michelangelo chi sei? Tu sei?…Al Capone

Bene, questo bambino dell’età di mio figlio, 3 anni circa, era vestito da “Al Capone”, era vestito da gangster, era vestito con un costume che ancora oggi è tra i più venduti e gettonati, insomma un grande classico del carnevale!

Ma chi era Al Capone? E come può un bambino sapere che panni stesse vestendo? Ovviamente, nella logica scherzosa carnevalesca, la paura che può incutere una maschera così è solo quella che gli adulti gli fanno credere di infondere…eppure, quasi 120 anni fa, nacque uno dei personaggi che più di ogni altro ha avuto un impatto devastante nel pubblico e nell’opinione pubblica americana soprattutto, nacque, nel 1899 ALPHONSE GABRIEL “AL” CAPONE!

foto al capone capo mafia protagonista proibizionismo americano
Alphonse “Al” Capone

Figlio di immigrati italiani è considerato il simbolo del “gangsterismo” americano e della crisi della legalità che scoppiò durante il proibizionismo americano. Nacque a New York, ultimo di nove figli, in uno sfondo di degrado e povertà, lascia gli studi a soli 11 anni per poi trasferirsi a Brooklyn a 14, dove si unì a gang di microcriminalità, e poi ad un’altra ancora e così via, fino ad arrivare alla “Five Points Gang”, agli ordini di Jhonny Torrio ed affiancando Frankie Yale e Lucky Luciano.

Assunto come barista e buttafuori in vari speakeasy prestò opera per Yale nel suo locale, dove un complimento fatto alla donna sbagliata portò in pegno una rasoiata alla guancia sinistra da parte del fratello della donna. Quello sfregio se lo portò dietro per sempre, così come il soprannome che gli valse quella bravata, “Scarface”!

Ma Capone era più di questo, era più di quello che voleva far vedere ed ostentare, accanto ad uno stile di vita fatto di eccessi, dai vestiti su misura ai lussi più sfrenati , c’era un uomo che pur non brillando per Q.I. aveva un grande dono, quello di saper organizzare e dirigere le persone, era un grande filantropo, aveva persino istituito una mensa per i poveri che sfamava migliaia di persone. Insomma Al Capone sapeva cosa fare, cosa dire e soprattutto sapeva dove e come dirlo! Le attività criminali del tempo erano gestite perlopiù da famiglie calabresi e siciliane, ormai infiltrate in tutti gli strati sociale della vita pubblica e amministrativa americana, al punto da poter vantare l’appoggio e la corruzione di molti dei sindaci di alcune tra le più importanti città degli stati uniti. Chicago era il fulcro delle attività di Jhonny Torrio e Capone “imparò” il mestiere gestendo locali per il suo capo.

Fino al periodo proibizionista la prostituzione e l’estorsione erano l’attività principale delle organizzazioni criminali, ma il proibizionismo permise loro di avere gioco facile sulla vendita ed il contrabbando di alcool e derivati. Ecco che le capacità di Capone trovarono il terreno fertile per essere espresse e dopo diversi “giochi” di potere “Al” prese in mano la più grande organizzazione criminale che l’America avesse mai visto, e forse anche il mondo intero.

Al Capone aveva un giro di affari, locali, vendita e contrabbando di alcool, prostituzione, corruzione di proporzioni immense al punto che le sue pressioni ebbero spesso presa anche sulle più alte cariche politiche; in questo clima di criminalità, dove sparatorie tra gang e polizia erano all’ordine del giorno, il nostro criminale arrivò vicinissimo persino ad una candidatura in politica.

Sei incuriosito? Vuoi saperne di più sul mitico Al Capone? Allora clicca qui per andare alla seconda parte dell’articolo!!!

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