Aviation Cocktail: Ricetta e Preparazione
AVIATION
1 2/3 oz DRY GIN
1/2 oz SUCCO di LIMONE
1/3 oz MARASCHINO
1/3 oz CREME de VIOLETTE
BICCHIERE: COPPETTA
METODO: SHAKE and STRAIN
GUARNIZIONE: NESSUNA
IL NECESSARIO
Puoi creare anche tu un cocktail buono come quello fatto da Nik! Potrai offrirlo ai tuoi amici, oppure condividerlo con la tua dolce metà. Servono pero’ tutti gli ingredienti giusti, e gli strumenti del bartender.
Seguendo i link qui sotto potrete comprare comodamente da Amazon tutto il necessario per realizzare questo cocktail.
Bicchiere
Bottiglie
Strumenti
STORIA
Alzate lo sguardo al cielo, il colore azzurro tenue è lo sfondo perfetto per le battaglie dei grandi aviatori dell’era pionieristica dell’aeronautica, i nostro Francesco Baracca e Giannino Ancillotto, l’Americano Huges, gli inglesi Albert Ball e Raymond Brownell, e come non citare il francese Bleriot, che per primo sorvolò la manica? E ancora potremmo dimenticarci del più famoso di tutti? Il barone rosso, l’asso tedesco Manfred Von Richtofen, l’asso degli assi, idolatrato in patria e rispettato dai nemici, accreditato di ben 81 vittorie in duelli aerei e abbattuto dalla contraerea a soli 25 anni ?!
Ebbene nel vostro volgere lo sguardo al cielo immaginateli tutti lì, in concitate acrobazie per sfuggire al fuoco nemico o per dileguarsi dall’avversario in coda con manovre diversive tanto spettacolari.
Ora dovete pensare cosa sarebbe bello bere assieme a loro una volta discesi in terra, pronti a raccontarvi ciascuno le sue gesta, o di “quella volta che….”
Per questa volta vi aiutiamo noi, lasciate perdere misture particolari e ricette complesse, a voi serve un aviation!
Un drink creato proprio per commemorare le gesta di questi “assi” del cielo. C’è chi crede sia stato creato da un improvvisato barman inglese presso il campo volo di una delle unità da caccia della RAF.
Più verosimile è la versione che accredita il barman tedesco Hugo Ensslin come inventore del drink nel 1916, proprio in onore della nascente cultura aeronautica. Inoltre, altro fattore che andrebbe ad avvalorare la tesi a favore di Ensslin è che il barman del Wallick Hotel di New York usò qualche gocce di creme de violette per rendere quello che di base era un gin sour old style un aviation! Difatti l’aggiunta del liquore dona al cocktail quel tenue colore azzurro che ricorda il cielo.
Siamo consapevoli che negli scritti successivi a quello di Ensslin (“Recipes for Mixed Drinks” n.d.r.) spesso non viene menzionata la violetta, ma il motivo è da ricercarsi nella scarsa reperibilità del prodotto, anzi durante il proibizionismo e per molti anni a venire, di questo liquore nessuno ebbe più traccia.
Se pensiamo che anche il grande Craddock nel suo “Savoy Cocktail book” non menziona la violetta, ma rende il drink semplicemente un sour con una spruzzata di maraschino, facendo perdere quella sfumatura azzurrognola tipica del drink originale e che tanto era voluta da Ensslin proprio per ricordare il cielo.
Oggi fortunatamente il liquore alla violetta è nuovamente reperibile e noi siamo dei sostenitori della ricetta originale, pertanto per noi un buon aviation è fatto con la violetta, se non altro per ricordare e rispettare la volontà del suo ideatore.
Se vi capita di prendere un Aviation, chiudete per qualche istante gli occhi, ritornate a quel campo volo in cui vi siete trovati a bere con gli “assi”, fate loro un cenno di intesa e bevete.
Cheers!
Michelangelo